dom 2 giugno
Fàinomai, animali-Atletica Smalti
di Atletica Smalti con Mattia Castelli
Ciao
Mattia, vorremmo conoscerti meglio. Come ti prepari sia fisicamente che
mentalmente alla performance che metti in atto? Ci sembrano molto impegnative
sotto entrambi i punti di vista.
Parto dal respiro, dal mio respiro,
dalla riconnessione con esso, senza modificare nulla, semplicemente
osservandolo e da lì fisicamente inizio a riscaldare il mio corpo seguendo il
bisogno del momento, utilizzando esercizi che so essermi utili e che ho
elaborato nella mia formazione, mentre "mentalmente", come dici tu,
faccio scendere un silenzio per prepararmi a divenire tramite dell'espressione
Sacra che per me è l'atto artistico.
La
danza può essere un modo di collegare l’uomo alle sue origini animali?
La danza, come il canto e la musica
sono veicoli del Teatro, di quel contenitore rituale che da sempre è utile alla
specie umana per condividere il magico viaggio della Vita, la sua illusorietà e
le sue radici, le quali affondano dentro una Terra portatrice di Memoria,
memoria di un'evoluzione, di una coscienza collettiva e di una molteplice
natura incarnata ma ricettiva alle energie sottili di un cosmo che ci contiene.
Quindi,
secondo te, quand’è che l’anima diventa animale?
Anima significa soffio e quando il
soffio si incarna è già animale. L'animale è il contenitore dell'anima. La
specie umana è una parte dell'insieme degli animali (genericamente intesi);
aborrisco chi fa dell'uomo una specie a parte, privilegiata, eccezionale: non è
così. Siamo e funzioniamo come tutti gli esseri senzienti che ci attorniano,
siano essi "animali", minerali e vegetali. La Natura è la nostra
guida e l'oggetto del Sapere.
Ritieni
importante l’osservazione reale dell’animale su cui stai lavorando o preferisci
una traduzione personale dei suoi movimenti?
Sì, è importante osservare l'animale
che scelgo di volta in volta come guida per cercare di connettermi con
l'energia che porta e che poi risveglia nel mio corpo la parte di me che
aderisce alle lezioni di quell'animale. Tuttavia, nell'espressione corporea,
non cerco l'imitazione dell'animale in questione ma procedo per
trasfigurazione, verso una sintesi degli aspetti psico-fisici-emotivi che
risveglia in me.
Tu
parli di sei fasi di lavoro, a che punto del percorso ti trovi attualmente?
Attualmente ho dato vita a due
performance che sottostanno a due differenti principi estatici del movimento e
che si animano attraverso due animali, il toro e il fenicottero rosa. Sto
lavorando al terzo animale che mostrerò come studio agli inizi di Luglio in un
festival a Milano.
Mattia Castelli, performer di
Fàinomai, con la sua esibizione chiude il Festival Frattale 2013. Arrivederci
al prossimo Frattale!
Antonella Perazza